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Posted by on Giu 17, 2014 in Geologia |

Tettonica: scoperte nuove dinamiche evolutive

Tettonica: scoperte nuove dinamiche evolutive

La tettonica delle placche, teoria ormai consolidata da numerosi studi e ricerche scientifiche, rimane comunque tutt’oggi tematica attuale e oggetto di svariati approfondimenti con l’obiettivo di meglio comprenderne le dinamiche evolutive del nostro pianeta, con l’obiettivo ricostruire il passato e prevedere l’evoluzione futura.

Una recente ricerca ha evidenziato che velocità e tipologia di movimento delle placche non sono stati costanti nel tempo, ma bensì hanno subito variazioni in relazione alle dinamiche avvenute all’interno del mantello e al progressivo raffreddamento crostale intercorso tra 1.7 miliardi e 750 milioni di anni fa.

Recenti osservazioni geochimiche e geologiche hanno evidenziato infatti che in quel periodo, un grande continente chiamato Rodinia fu caratterizzato da un ambiente stabile, privo di fluttuazioni atmosferiche significative e attività sismico-vulcanica importante. Stabilità legata al graduale raffreddamento della crosta, che diede origine all’attuale modello della tettonica delle placche e alla formazione delle zone di subduzione.

Fino a 1,7 miliardi di anni fa quindi, l’assetto geodinamico del pianeta era significativamente diverso da quello attuale, ovvero caratterizzato da movimenti più lenti e di differente tipologia. Questa informazione risulta in contrasto con i punti di vista di altre discipline, come la geochimica isotopica, la paleontologia e la paleoclimatologia, che da sempre hanno assunto velocità e tipologie  di movimento costanti durante tutta la storia della Terra.

Dati alla mano, sarà ora necessario collezionare ulteriori informazioni per meglio comprendere la velocità delle placche e la frequenza delle collisioni tra i continenti, per sviluppare nuovi modelli previsionali che consentano di approfondire quanto si conosce sul passato per meglio comprendere il futuro.