Interferometria satellitare (SAR) per la mitigazione del rischio idrogeologico
Si sente spesso parlare di rischio idrogeologico, specie in caso di emergenza, meno spesso si sente parlare di “come intervenire prima”. Grazie ai passi da gigante della tecnologia, un “vecchio” strumento ci viene a supporto: l’interferometria radar satellitare (SAR).
Ma cos’è sto “rischio idrogeologico”?
Per farla semplice per “rischio idrogeologico” si intende il rischio connesso all’instabilità di versanti o corsi d’acqua, legata a particolari condizioni atmosferiche/climatiche e a peculiari aspetti geologici e geomorfologici. Tra quest’ultimi si nasconde la subsidenza, fenomeno di abbassamento del suolo che può avere cause naturali, legate a processi geologici, e cause artificiali o antropiche legate alle azioni dell’uomo.
Le tecniche convenzionali per monitorare questo “pericolo silenzioso”, possono essere difficili da gestire a lungo termine, ma utilizzando i dati radar satellitari è possibile ovviare a questa difficoltà, avendo a disposizione sia dati storici che “in tempo reale” forniti dal satellite.
L’Italia, grazie agli investimenti sui sensori radar, possiede la più grande rete di satelliti attrezzati ed è all’avanguardia nel panorama internazionale nell’elaborazione dati radar satellitari. Ed ecco che è stato realizzato un progetto, guidato dall’Università di Firenze, in rappresentanza del Dipartimento della Protezione Civile, della Regione Toscana e di TRE ALTAMiRA, che utilizza dati radar acquisiti dal satellite Copernicus Sentinel-1, per individuare cambiamenti nei modelli di deformazione del terreno con l’obiettivo di sviluppare strategie di mitigazione del rischio idrogeologico. Una volta disponibile una nuova immagine, questa viene automaticamente scaricata e aggiunta all’archivio esistente, consentendo di generare e aggiornare nuove mappe di deformazione su base regolare, al fine di individuare eventuali aree instabili e fornire un sistema di monitoraggio regionale.
Alessandro Ferretti, CEO of TRE ALTAMiRA, commenta, “Grazie al satellite Copernicus Sentinel-1, il paradigma dell’industria SAR è definitivamente cambiato da ‘mappatura’ a ‘monitoraggio’ e la Toscana è la prima regione in Italia a beneficiarne”
credits and more info: spacedaily.com
Devis Ferrarato
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