Il mistero dei terremoti profondi
I terremoti profondi, le cui cause sono state a lungo dibattute senza trovare evidenze dimostrabili, hanno trovato finalmente una spiegazione scientifica grazie ad una ricerca francese. I terremoti profondi, i cui ipocentri sono osservabili in corrispondenza dei margini in subduzione, sembravano infatti eventi inspiegabili, a causa delle caratteristiche prettamente plastiche del mantello litosferico a quelle profondità, che non poteva quindi dare origine alle tipiche deformazioni interne che si riscontrano nelle rocce e nei minerali in caso di terremoto.
Eppure i terremoti profondi ci sono stati, ci sono e ci saranno ed ora, grazie ai risultati di una ricerca francese pubblicata su Nature, sappiamo il perché. Dalla ricerca è emerso infatti che il mantello litosferico, costituito prevalentemente da Olivina, un minerale silicatico ricco in ferro e magnesio, subisce in profondità (qualche centinaio di km) stress deformativi che si riflettono sugli strati superficiali dei cristalli. Tali stress si scaricano infatti tutti sulla superficie dei reticoli cristallini, dislocandoli, ruotandoli e dando così origine al continuo accumulo di energia elastica dal quale poi scaturisce il terremoto.
Non essendo l’energia trasmessa all’interno del cristallo è confermato il motivo dell’assenza delle deformazioni classiche dei minerali in presenza di terremoto, mentre le roto-dislocazioni superficiali osservate nella ricerca spiegano l’originarsi del sisma in assenza di tali deformazioni.
Devis Ferrarato
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