Sicilia: tracce di idrocarburi nelle falde
Nei giorni scorsi tracce di idrocarburi sono state rilevate nelle acque di falda dei comuni siciliani posti nei pressi del versante sud dell’Etna. Le analisi sono state effettuate dalla società che gestisce l’approvigionamento idrico potabile dell’area, in seguito ad alcune segnalazioni di “strani odori dai rubinetti” da parte dei cittadini.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, intervenuto sull’argomento, ha espresso parere che gli elementi disciolti rilevati potrebbero essere imputabili ad una nuova fase di ricarica del sistema di alimentazione profondo del vulcano. Durante queste fasi infatti, risalite di gas possono apportare un maggior quantitativo di elementi ed entrare in contatto con la circolazione idrica ipodermica del vulcano.
I monitoraggi, già in atto da alcune settimane, hanno infatti evidenziato un aumento dei flussi di gas in uscita dai Mud Volcano delle Salinelle di Paternò, riconducibili ad un aumento dell’attività profonda che ha portato al rigonfiamento della camera magmatica sottomarina, già in atto dai primi di aprile.
Nulla di preoccupante, rassicura l’INGV, tutto rientra nella normale attività vulcanica etnea. Resta comunque da accertare se le tracce di idrocarburi rinvenute nelle falde siano realmente imputabili alla fasi magmatiche oppure ad eventuali attività antropiche: controlli e monitoraggi all’uopo verranno intensificati nelle prossime settimane.
Image Credits: giornale on line Meteoweb
Devis Ferrarato
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